
Formazione Datori di Lavoro e RSPP: Cosa Cambia (o potrebbe cambiare) dopo l’Accordo Stato-Regioni
La sicurezza sul lavoro è una priorità assoluta per ogni azienda e la formazione gioca un ruolo cruciale in questo contesto.
In Italia, la normativa in materia è in continua evoluzione, e il tema della formazione dei Datori di Lavoro che ricoprono il ruolo di RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) è sempre al centro del dibattito, specialmente in relazione agli Accordi Stato-Regioni.
Se da un lato l’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 ha rappresentato una pietra miliare nella definizione dei percorsi formativi per la sicurezza, e quello del 7 luglio 2016 ha ulteriormente specificato la formazione di RSPP e ASPP, il concetto di un “nuovo” accordo onnicomprensivo per la formazione di datori di lavoro e RSPP è oggetto di discussioni e proposte di modifica.
L’obiettivo è sempre quello di migliorare l’efficacia della formazione e la cultura della sicurezza.
Il Contesto Normativo Attuale: Il Testo Unico e gli Accordi Vigenti
Attualmente, la formazione del Datore di Lavoro che svolge direttamente i compiti di RSPP è disciplinata principalmente dall’Art. 34 del D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza) e dall’Accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011, che ne definisce i contenuti minimi, le durate (in base al livello di rischio dell’azienda: basso, medio, alto) e le modalità di aggiornamento ogni 5 anni.
Per quanto riguarda i RSPP e ASPP esterni o interni (non datori di lavoro), la loro formazione è regolamentata dall’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016, che ha introdotto specifici moduli (A, B, C) e un aggiornamento quinquennale.
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La Necessità di un “Nuovo” Approccio: perché se ne Parla?
Nonostante l’attuale quadro normativo, si avverte la necessità di un aggiornamento per affrontare nuove sfide e ottimizzare l’efficacia della formazione.
Le principali motivazioni che spingono verso un potenziale “nuovo” Accordo o revisione degli esistenti includono:
- Omogeneità e Semplificazione: armonizzare ulteriormente i percorsi formativi, al fine di renderli più coerenti e meno frammentati, specialmente per le figure che ricoprono ruoli simili o complementari.
- Adeguamento ai Rischi Emergenti: integrare la formazione con temi legati a rischi nuovi o in evoluzione, come ad esempio:
– lo stress lavoro-correlato,
– i rischi psicosociali,
– la sicurezza informatica in ambito lavorativo,
– le nuove tecnologie (es. robotica, intelligenza artificiale),
– la gestione delle emergenze complesse. - Qualità della Formazione: rafforzare i requisiti per gli enti erogatori della formazione, garantire l’uso di metodologie didattiche più efficaci (es. e-learning con limiti e tutele, blended learning, simulazioni) e migliorare i sistemi di verifica dell’apprendimento.
- Tracciabilità e Controlli: migliorare i sistemi di monitoraggio e controllo dell’effettiva erogazione e fruizione della formazione.
- Recepimento Normative Europee: allinearsi sempre più alle best practice e alle direttive europee in materia di salute e sicurezza.
Cosa Aspettarsi da un Futuro Accordo (o Revisione)?
Se e quando un “nuovo” Accordo o un significativo aggiornamento verrà formalizzato, è probabile che si concentri su diversi aspetti chiave:
- Revisione dei contenuti: potrebbe arrivare una revisione più approfondita dei programmi didattici, con un’enfasi maggiore su competenze pratiche, analisi di casi studio e simulazioni.
- Modalità Erogative: l’e-learning potrebbe essere ulteriormente regolamentato, con indicazioni più precise sulle parti erogabili a distanza e quelle che richiedono la presenza, per garantire l’interazione e la qualità dell’apprendimento.
- Aggiornamento: le modalità ed i contenuti dell’aggiornamento potrebbero essere ricalibrati per essere più dinamici e reattivi alle evoluzioni normative e tecnologiche.
- Qualificazione dei formatori: potrebbero essere introdotte (o rafforzate) qualifiche specifiche per i docenti, garantendo non solo la conoscenza della materia, ma anche le capacità didattiche.
- Sistema di Crediti Formativi: non si esclude l’introduzione di un sistema a crediti formativi che possa agevolare il riconoscimento di diverse attività di apprendimento.
Le Implicazioni per Datori di Lavoro e RSPP
Per i Datori di Lavoro che svolgono la funzione di RSPP e per i RSPP/ASPP, un eventuale nuovo quadro normativo significherà:
- Necessità di Adeguamento: sarà fondamentale mantenervisi aggiornati sulle nuove disposizioni per garantire la piena conformità.
- Opportunità di Crescita: la revisione dei percorsi formativi potrebbe offrire l’opportunità di acquisire competenze più avanzate e specifiche, rendendo queste figure ancora più efficaci nel loro ruolo.
- Responsabilità Accresciuta: con una normativa più stringente e specifica, la responsabilità di queste figure chiave nella gestione della sicurezza sarà, se possibile, ancora maggiore.
In conclusione, il mondo della sicurezza sul lavoro è in costante evoluzione, così come lo è il mondo del lavoro che ogni giorno cresce e si trasforma sempre più rapidamente.
Mentre attendiamo eventuali nuove indicazioni dagli Accordi Stato-Regioni, è fondamentale che i datori di lavoro e i professionisti della sicurezza mantengano un approccio proattivo, non solo per adempiere agli obblighi di legge, ma soprattutto per garantire un ambiente di lavoro sempre più sicuro e tutelante per tutti.
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